Gregorio Lavilla sui cambiamenti regolamentari per il 2024: "Tutti devono ritenere di poter vincere"
Il Direttore Esecutivo del WorldSBK analizza nel dettaglio i cambiamenti che vedremo implementati in questa stagione
Il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike 2024 si avvicina, come anche i cambiamenti che vedremo nella stagione che sta per iniziare. Il Direttore Esecutivo del WorldSBK Gregorio Lavilla ha risposto con chiarezza a tante domande. Clicca qui per tutte le info.
Come sarà calcolato il peso combinato?
“Il peso minimo della moto è uguale per tutti ed è pari a 168 kg ma la differenza tra il pilota più leggero e quello più pesante può essere di 30 kg”, ha esordito Lavilla. “Non abbiamo mai avuto l’intenzione di aggiungere 30 kg di zavorra al più leggero. Nel motorsport la maggior parte delle zavorre varia da otto a dieci chili; ci rendiamo conto che con una moto già realizzata andare ad aggiungere un certo peso come dieci chili in più è troppo. Tutte le Case di comune accordo hanno deciso che manterremo quel peso minimo della moto, con un peso di riferimento del pilota pari a 80 kg, comprensivo di tutto l’equipaggiamento. Chi sarà sotto quel riferimento si vedrà aggiunto 500 grammi per chilo, a partire dal suo peso fino a 80 chili. Quindi ai piloti più leggeri potrebbero essere aggiunti fino a 5-6 kg. Si tratta di un qualcosa di nuovo in Superbike, senza avere un numero fisso e definito per fare in modo che, con gli anni, il riferimento del peso e ciò che dovrà essere aggiunto possa essere adattato di conseguenza, ma la regola è già stabilita. A partire da una moto di produzione, nel WorldSBK dobbiamo avere degli strumenti per equilibrare certe cose. Tutti comprendono che gare equilibrate siano la cosa migliore per il nostro sport, come anche il provare a limitare certe prestazioni in futuro per la sicurezza dei piloti. Una restrizione nel combustibile, l’eliminazione del limite di giri al minuto, il peso combinato, etc... questi aspetti sono enormi e sono molto contento del fatto che ci siamo messi d’accordo. Ognuno avrà la propria sfida, ma è il modo migliore di farlo".
Cosa significano davvero i cambiamenti nell’albero a motore e nell’asse di equilibrio?
Lavilla ha spiegato come le diverse strategie dei costruttori hanno portato a un congelamento dell’evoluzione del reparto gare, un aspetto che si attende che cambi con un ampliamento di ciò che si può mutare a partire dal 2024: "In sostanza abbiamo scoperto che ci sono diversi tipi di moto nel nostro Campionato. Alcune seguono le tendenze ed evolvono ogni due anni mentre altre presentano un’evoluzione congelata per strategie di marketing o per altri motivi. Con la quantità di potenza che già sprigionano, la necessità non è quella di avere più potenza quanto maggiore maneggevolezza e un miglior consumo in termini di gomme. In passato FIM e Dorna hanno provato a far sì che la moto fosse più simile a quella di serie. Non abbiamo considerato, a causa della mancanza di informazioni da parte dei costruttori, che alcune Case hanno fermato il loro sviluppo a partire dal 2017 o dal 2018. La norma è sempre andata alla ricerca di una moto standard in termini di motore e permetteva certi cambiamenti per ciò che concerne il telaio. Siamo arrivati a un punto in cui le Case necessitano di maggiore maneggevolezza e non di maggiore potenza. Ora abbiamo aperto alla possibilità di permettere certi cambiamenti nel motore, restando sempre entro alcuni parametri di controllo dei costi. Non pensiamo soltanto al 2024 ma in un’ottica di cinque anni. Forse dovremo ritoccare qualcosa nel corso degli anni ma questo è il concetto che è stato approvato".
Come funzioneranno i cambiamenti nella capacità del serbatoio di carburante e il controllo del flusso di combustibile?
La capacità del serbatoio di combustibile sarà limitato a 21 litri a partire dal 2024 e nel 2025 sarà introdotto il controllo del flusso di combustibile a partire dai dati acquisiti nel 2024: "Ci sono molti aspetti positivi. Il primo è che il motociclismo e la società hanno una maggiore consapevolezza per ciò che concerne le emissioni di gas serra. Cosa c’è di meglio che far lavorare le Case in quest’ottica? Voglio dare alle Case dei motivi per continuare a investire nel nostro Campionato. La seconda opzione è avere un limite di combustibile che, onestamente, sarà maggiore nel 2025 dato che i costruttori hanno chiesto un po’ più di tempo. Se qualcuno dovrà ridurre il numero di giri per arrivare alla fine della gara, non saranno né gli organizzatori né il regolamento a stabilire chi dovrà farlo. Sarà la Casa a definire la propria strategia. Se riusciranno a realizzare una moto molto veloce ed efficiente, tutti gli altri dovranno fare i complimenti. Ci preoccupa la sicurezza, se non possiamo chiedere ai circuiti di ridurre gli spalti nelle curve con maggior spazio (e poi gli appassionati dicono che a loro non piace andare in circuito perché sono troppo lontani), quindi, ovviamente, riducendo il combustibile, si ridurranno anche le prestazioni. Tutte queste cose hanno una finalità positiva, questo è il miglior messaggio che potessimo inviare. Ci stanno a cuore le questioni ambientali e le emissioni, anche se una moto inquina poco. Abbiamo lanciato una sfida alle Case per far sì che investano davvero in quegli aspetti".
Come si è riusciti a convincere tutte le Case, tenendo conto che alcune hanno una velocità massima superiore ad altre?
Lavilla ha parlato di come le Case siano arrivate a una decisione unanime: "Su una pista devi frenare e accelerare, quindi forse vai più forte se realizzi una moto che acceleri di più e che abbia una maggiore maneggevolezza e abbia un miglior grip. Lo spettacolo deve essere sicuro e questo deve combinarsi al fatto che ciò rappresenti una sfida per tutti. Tutti devono ritenere di poter vincere. Altrimenti anche quelli che vincono potrebbero andarsene dato che quella vittoria non viene ripagata. Questo è il concetto che tutti noi dobbiamo capire. Il nostro lavoro consisteva nel convincere coloro che pensano unicamente a migliorare la moto. Quando devi convincere la gente devi farla uscire dalla sua comfort zone. Tutte le Case vogliono vincere le gare, come successo a Portimao. Se non facessimo niente, qualcuno potrebbe andarsene. In quel caso potrebbero essere i vincitori perché direbbero che il Campionato non presenta sfide e che è facile vincere. La cosa migliore è che un costruttore vinca ma che lo faccia con fatica. Una vittoria è più gratificante quando devi sudartela".
Perché ancora non sono stati definiti tutti i punti?
Il Direttore Esecutivo del WorldSBK ha poi spiegato come mai non siano ancora stati pubblicati i numeri esatti: "Sostanzialmente per due motivi. In primo luogo tutte le Case volevano che la normativa venisse approvata il prima possibile perché dopo l’ultimo Round ci sarà un test privato e tutti già vogliono fare dei test. Alcuni proveranno delle modifiche al motore, altri diversi giri al minuto. Dovevamo approvarlo il prima possibile per fare in modo che potessero prepararsi per il test. Tutto è stato approvato e, se parli con alcuni team, ti diranno già quanto peso dovranno porre in funzione del pilota e i giri al minuto definiti. Il motivo per cui non è stato comunicato nel dettaglio è dovuto al fatto che la FIM richiede più tempo per mettere tutto questo sulla carta".
I costruttori avranno gli stessi giri al minuto rispetto a ora o quelli di inizio 2023?
Tutte le Case si vedranno definito il numero di giri al minuto per la prossima stagione, eccetto una (potrebbe essere Ducati) che tornerà alla situazione di inizio anno: "La maggior parte delle Case avrà lo stesso numero di giri al minuto rispetto alla fine di 2023, eccetto una, che tornerà ai giri al minuto di inizio stagione. Trattiamo le emissioni ESG dato che al momento sono preoccupato per il massimo delle prestazioni e per la sicurezza in pista. In quanto agli altri, abbiamo accettato quello che voleva la maggioranza".
Ci sono delle eccezioni per far sì che non vengano ridotti i giri al minuto nel 2024?
Chiarendo la norma di riduzione di giri al minuto, Lavilla ha detto: "I giri al minuto non verranno più ridotti eccetto se alcuni costruttori che non sono competitivi siano in possesso di superconcessioni, pensate per dare qualcosa di extra ad alcuni per essere competitivi ma nessuno sa, quando monta un pezzo sulla sua moto, se conquisterà un decimo o un secondo. Quello su cui si è concordato è legato al fatto che - se un costruttore monta un pezzo e va più forte degli altri, ma poi lo toglie e torna indietro -, il pezzo verrà lasciato ma verrà bilanciato dai giri al minuto. Questa è l’unica cosa che può modificare i giri al minuto".
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